Rito della Luce matrimonio, cos’è, come si fa e qual è il significato

Simboleggia l’unione in maniera emozionate e si può fare sia nel matrimonio civile che religioso
Conosci il Rito della Luce? Ne hai mai sentito parlare? È un rito sempre più in voga nel matrimonio e non è una sorpresa visto quanta emozione e coinvolgimento e perché no, buon augurio, riesce a donare questo momento.
Come si svolge il Rito della Luce
Il Rito della Luce è molto semplice quanto significativo e prevede che gli sposi accendano un cero tramite due candele, una sorretta dalla sposa e l’altra dallo sposo.
Il Rito della Luce prevede spesso anche una lettura e magari un sottofondo musicale che accompagna il magico momento, che potrebbe essere anche di natura religioso, soprattutto se ci si sposa in chiesa.
La Bibbia è piena di riferimenti alla Luce, che rappresenta uno degli elementi più importanti in molte dottrine religiose.
E non a caso infatti, il cero acceso durante la celebrazione religiosa, si pratica ad esempio anche per il Battesimo.
La lettura di un brano può essere fatta dagli sposi, cosa che consiglio vivamente per il significato che porta il Rito della Luce, o se l’emozione è troppo alta, si possono coinvolgere i testimoni.
Se la chiesa dove si svolge il matrimonio concede libertà di scelta, o se il matrimonio è in rito civile, si può optare anche per discorsi scritti di propria mano, o citazioni d’amore famose ad esempio.
Tutto purchè coerente ovviamente con la storia e il percorso della coppia.
Se il matrimonio si svolge in chiesa, va fatta richiesta specifica sulla possibilità di eseguire il Rito della Luce durante la celebrazione.

Qual è il significato del Rito della Luce
Il Rito della Luce durante un matrimonio è molto significativo dicevamo, perché con l’unica fiamma accesa dagli sposi, rappresenta l’amore, ma anche due vite che si uniscono in una sola cosa.
Due vite si fondono e diventano una sola cosa e proseguono il proprio cammino nella luce, proprio come una fiamma, e infatti le due candele sorrette dai due sposi, vengono spente una volta che hanno acceso insieme il cero.
Il cero che simboleggia appunto l’unione della coppia e la nuova vita come una famiglia.
In realtà però non è sbagliato decidere di tenere accese le due candele utilizzate per accendere il cero, per simboleggiare ad esempio l’amore anche nei confronti delle rispettive famiglie, soprattutto se i due sposi hanno già figli.
Sarà possibile inoltre conservare le candele utilizzate durante il Rito e riutilizzarle ad esempio ad ogni anniversario o anche soltanto a quelli più significativi.
Il Rito della Luce è sicuramente un momento molto emozionante per una coppia che si unisce e gli invitati al matrimonio, ma proprio per questo è un rito che viene osservato anche agli anniversari di matrimonio rilevanti, come ad esempio un 25esimo.
Quando si svolge il Rito della Luce
Nell’eventualità di opposizione della chiesa (ogni singola chiesa ha il suo modo di ragionare), si può organizzare il Rito della Luce anche in apertura del ricevimento.
Se invece la chiesa concede il benestare, o siamo in Comune e non abbiamo alcun tipo di vincolo, il Rito della Luce va fatto solitamente subito dopo lo scambio delle fedi nuziali, ma in generale non esiste una regola rigida da rispettare.
Consigli per la scelta delle candele
La scelta delle candele e del cero da utilizzare per il Rito della Luce è libera e la fantasia rappresenta l’unico limite.
I ceri prodotti da Yankee Candle rappresentano sicuramente un’ottima scelta ad esempio, ma gli sposi possono anche personalizzare a proprio piacimento semplici candele e il cero da utilizzare.
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