Riapertura Wedding, lunedì 17 maggio la decisione del Governo

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Il premier Draghi chiede ancora pazienza ai futuri sposi, ma l’opposizione pressa per avere una data certa “Il Wedding è tra i settori più martoriati, bisogna ripartire”

La riapertura del settore Wedding è l’argomento caldo del prossimo Consiglio dei Ministri, ufficialmente in programma per lunedì 17 maggio come confermato dal premier Mario Draghi.

Lunedì prossimo verrà dunque analizzato il Protocollo Matrimoni 2021 approvato e pubblicato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Il documento, che contiene una serie di regole da osservare per consentire gli eventi cerimoniali, è stato realizzato con il contributo degli uffici di prevenzione dei Dipartimenti di Sanità pubblica.

Il Protocollo Matrimoni 2021 è stato trasmesso al Presidente del Consiglio Mario Draghi e ai Ministri della Salute Speranza e per gli Affari Regionali e Autonomie Gelmini fin dallo scorso 29 aprile.

Oggi pomeriggio, durante il Question Time alla Camera dei Deputati, Draghi ha chiarito la posizione del Governo sulle riaperture di alcuni settori, tra cui quello dei matrimoni.

È stato l’Onorevole Roberto Occhiuto a portare l’argomento all’attenzione del Presidente del Consiglio, sottolineando l’ottimo andamento della campagna vaccinale.

Occhiuto ha poi auspicato la riapertura degli ultimi settori ancora fermi, tra cui quello del Wedding, chiedendo a Draghi una data certa per la ripartenza.

La questione del settore delle cerimonie sarà all’attenzione della cabina di regia a Palazzo Chigi che si terrà lunedì 17 maggio – ha dichiarato il premier Draghi – Quella sarà l’occasione per dare maggiori certezze a tutto il comparto che ha subito danni economici significativi. Dobbiamo essere attenti a bilanciare le ragioni dell’economia e quelle della salute. I matrimoni sono un’occasione di socialità che può favorire la diffusione del contagio. Il Governo intende adottare un approccio graduale ed allentare le restrizioni a seconda dell’andamento epidemiologico e della campagna vaccinale”

Il Governo resta vicino agli operatori del settore– ha aggiunto DraghiNel Decreto Sostegni abbiamo stanziato 200 milioni nell’anno in corso anche per il settore dei matrimoni. Ulteriori misure di indennizzo sono previste nel nuovo Decreto Sostegni la settimana prossima. Permettetemi di rivolgere un pensiero alle tante coppie che stanno programmando i loro matrimoni. Capisco la loro preoccupazione, il festeggiamento di una circostanza così importante è un desiderio che abbiamo avuto tutti. È fondamentale però avere ancora un po’ di pazienza, per evitare che quella che deve essere un’occasione di gioia e spensieratezza si trasformi in un potenziale rischio per i partecipanti”

Intanto il Governatore della Campania Vincenzo De Luca ha già chiesto, attraverso l’Ordinanza del 7 maggio, all’Unità di crisi regionale e alle associazioni di categoria un attuativo del Protocollo Matrimoni e degli altri protocolli messi a punto per gli altri settori ancora fermi, eventualmente completo di integrazioni per consentire la ripartenza.

La Smart Card verde o pass vaccinale potrebbe essere la chiave della ripartenza, seppure graduale, del settore.

In discussione lunedì 17 maggio anche il coprifuoco, fissato alle 22:00 e per il quale si deciderà se sarà possibile spostare alle 23:00.

Se il coprifuoco ha l’obiettivo di evitare gli assembramenti, allora la soluzione è controllare che gli assembramenti non si facciano – ha risposto Occhiuto a Draghi – In quel caso, il coprifuoco ha l’effetto opposto, perché concentra la circolazione in meno ore e determina proprio gli assembramenti, impedisce ai ristoranti di lavorare e sfavorisce le prenotazioni dei turisti dall’estero”

Tra fine giugno e inizio luglio avremo vaccinato almeno con una dose i cittadini fragili e con età superiore ai 60 anni ha risposto Draghi La vaccinazione sta già portando un calo di contagi tra gli anziani e una riduzione della pressione sulle strutture ospedaliere e questo consentirà la progressiva riapertura del Paese”

Il Comitato Tecnico Scientifico si riunirà nei prossimi giorni per prendere in esame l’attuale situazione pandemica e confrontare i dati.

Video Question Time durante l’intervento di Draghi sulla ripartenza del Wedding
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In occasione dei prossimo Consiglio dei Ministri, il Governo potrebbe essere disposto a una rivalutazione dell’indice RT di contagio e prevedere nuove regole che portino alla zona arancione con molte più difficoltà.

Non resta che attendere il 17 maggio per saperne di più, ma intanto ricordiamo le regole previste dal Protocollo Matrimoni 2021 approvate dalle Regioni e in esame al Consigli odei Ministri:
  1. Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare durante l’evento
  2. Mantenere l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni
  3. Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso alla sede dell’evento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita
  4. Disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al 5 distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Tali distanze possono essere ridotte solo con barriere fisiche di separazione
  5. Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (es. giardini, terrazze), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro
  6. Assicurare adeguata pulizia e disinfezione degli ambienti interni e delle eventuali attrezzature prima di ogni utilizzo
  7. Gli ospiti dovranno indossare la mascherina negli ambienti interni (quando non sono seduti al tavolo) e negli ambienti esterni (qualora non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro). Il personale di servizio a contatto con gli ospiti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti
  8. È possibile organizzare una modalità a buffet mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per ospiti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie. La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose. In particolare, la distribuzione degli alimenti dovrà avvenire con modalità organizzative che evitino la formazione di assembramenti anche attraverso una riorganizzazione degli spazi in relazione alla dimensione dei locali; dovranno essere altresì valutate idonee misure (es. segnaletica a terra, barriere, ecc.) per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila per l’accesso al buffet
  9. Per eventuali esibizioni musicali da parte di professionisti, si rimanda alle indicazioni contenute nella scheda specifica. In ogni caso devono essere evitate attività e occasioni di aggregazione che non consentano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro
  10. È obbligatorio mantenere aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria
  11. Nei guardaroba, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.

Clicca qui per il testo completo pubblicato sul sito delle Regioni

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