Festival delle Lanterne, cos’è e che influenze ha avuto in Italia

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In Thailandia si tiene ogni anno uno degli eventi più coinvolgenti al mondo e che ha influito anche sulle feste cerimoniali in Italia

Il Festival delle Lanterne ha origine dalla cultura del popolo Lanna, originario nel nord della Thailandia e si tiene in Cina nella notte di luna piena del dodicesimo mese del calendario lunare thailandese.

Questo evento che coinvolge miglia di persone, si chiama anche Yi Peng (o Yee Peng), che appunto significa “seconda luna piena”.

Proprio per questo motivo, la data del festival cambia ogni anno e solitamente cade in novembre, come quest’anno, che si terrà l’8 e 9 novembre.

L’origine del Festival delle Lanterne in Thailandia è legata alle credenze del popolo Lanna e la propria fede nel Buddha:

facendo volare lanterne nel cielo, si riteneva di portare le proprie preghiere in paradiso e adorare il Buddha.

E’ un evento religioso in cui si espongono vari tipi di lanterne davanti alle proprie case per mostrare devozione al Buddha prima di farle volare in cielo per adorare le divinità.

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Festival delle Lanterne, cos’è lo Yi Peng

Il momento clou del Festival delle Lanterne è proprio quando le persone si riuniscono per farle volare, credendo che il volo della lanterna porti via tutte le negatività assicurandosi un futuro luminoso. 

Durante il Festival delle Lanterne, di cui abbiamo accennato anche in un altro nostro articolo che suggerisce idee per un matrimonio stile orientale – clicca qui per leggerlo – le candele contenute all’interno delle lanterne realizzate in carta riso, vengono accese in tutto il centro della città di Chiang Mai creando un’atmosfera calda e affascinante.

Il Festival delle Lanterne coincide con la data del calendario lunare thailandese in cui si celebra il Loy Krathong.

I due festival si sono praticamente fusi assieme in città come Chiang Mai e Chiang Rai, nella parte settentrionale del Paese.

Una sostanziale differenza tra i due festival, è che per il Loy Krathong si esprime gratitudine alla dea dell’acqua, Ganga.

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Si chiede perdono per averla inquinata liberando una piccola zattera realizzata con una sezione del tronco della banana e petalo di lotus, decorata con foglie della stessa pianta, fiori, lampade e bastoncini di incenso. 

Alcuni credono che far galleggiare il Krathong significhi adorare i loro antenati, rimuovere la sfortuna dalla loro vita e avere un futuro migliore.

Questa tradizione è inoltre simile alla “Processione in barca illuminata” che si pratica nel nord-est della Thailandia (Isan) e nel Laos.

La città più indicata per assistere al festival è senza dubbio Chiang Mai: qui si accendono le lanterne prima di rilasciarle in cielo durante la sera, creando uno spettacolo magnifico a colpo d’occhio.

Case e templi di Chiang Mai vengono decorati con archi fatti di banani o canna da zucchero, lanterne colorate e fiori. 

L’idea è di rappresentare un ingresso per accogliere il Buddha quando lascia la propria foresta per entrare in città.

Per prendere parte al Festival delle Lanterne è necessario pagare un biglietto che va dai 113 ai 169 euro.

Oggi i Lanna decorano la loro casa con lanterne e piccole candele (Phang Pratheep) durante il periodo del festival.

Festival delle Lanterne, che influenze ha avuto in Italia questa tradizionale festa cinese

Il Festival delle Lanterne ha influenzato le feste cerimoniali in Italia: in occasione soprattutto di Matrimoni, si è assunta abitudine di far volare nel cielo lanterne cinesi o palloncini.

Una vera e propria imitazione della parte clou del Festival delle Lanterne, che però si è scontrata presto con gli ecologisti.

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Festival delle Lanterne, quanto è cambiato nel corso degli anni nel rispetto della natura

Poiché le regole per far volare le lanterne sono diventate molto rigide negli ultimi anni, anche in Thailandia il Festival delle Lanterne non si tiene più come in passato.

Anche se molte delle lanterne sono fatte di carta di riso ecologica, infatti, presentano anche parti non biodegradabili. 

Un grosso filo di metallo viene utilizzato per realizzare la struttura che permette alla lanterna di spiccare il volo.

Un grosso cero viene posto all’interno per tenerla accesa a lungo e generare calore sufficiente per farla lievitare, come avviene per le mongolfiere.

Il cero brucia a lungo, emettendo CO2, causando inquinamento atmosferico e smog e inoltre le lanterne, una volta che il cero si consuma e si spegne, atterrano nelle fattorie, nei fiumi e nell’oceano, danneggiando gli eco sistemi in cui impattano.

Di certo non è il massimo per l’ambiente, anche se l’effetto visivo di questa festa è davvero eccezionale.

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