
Pass verde e come ottenerlo, spostamenti tra regioni, coprifuoco e le altre regole in vigore dal 26 aprile al 31 luglio
È stato ufficialmente approvato ieri sera in Consiglio dei Ministri il nuovo Decreto Riaperture che stabilisce una roadmap per la ripartenza dei settori produttivi.
C’è una data per tutti, tranne che per il settore Wedding e i Matrimoni, incredibilmente dimenticati dal Governo.
Nessuna data definita, nessun protocollo da osservare, niente regole e tutto resta sorprendentemente in un limbo di incertezza che rabbrividisce.
Prima dell’approvazione del Decreto Riaperture, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha insistito sulla ripresa di determinate attività, tra cui i matrimoni.
“Il Governo ci spieghi perché consente che un ristorante accolga contemporaneamente centinaia di clienti e proibisce allo stesso locale di ospitare un analogo numero di invitati a un matrimonio – ha scritto in una nota Serena Ranieri, Presidente della Feder Matrimoni ed Eventi Privati – In gioco c’è la sopravvivenza di 50mila operatori economici del nostro comparto”.
Oltre 15mila operatori economici del settore iscritti alle 15 associazioni che compongono Unanime non condividono il Decreto Riaperture.
Queste categorie sono pronte a sottoscrivere una class action per il risarcimento dei danni sofferti dagli operatori economici del Wedding ed eventi privati.
Così si esprime Unanime nel Comunicato Stampa di ieri in merito al Decreto Riaperture:
“Fermi per decreto da oltre un anno, ignorati dal nuovo governo, che riesce nell’impresa eroica di ignorare le esigenze del nostro settore più di quanto fatto dal governo Conte. La bozza del decreto sulle riaperture pare infatti non contenere nessuna data per la ripresa di matrimoni e degli eventi privati. Ricordiamo al governo che le nostre attività, che fino al 2019 davano lavoro a circa mezzo milione di persone, richiedono programmazione: non avere già oggi una data certa mette in grande difficoltà le nostre attività e le decine di migliaia di coppie di sposi, gran parte delle quali giunta al terzo o quarto rinvio. La Conferenza delle Regioni ha ricevuto il protocollo sanitario predisposto da Assoeventi e Federmep e avallato dal notoriamente cauto assessore regionale alla Salute della Regione Puglia Pierluigi Lopalco: il governo la prenda in considerazione non ponga voti pregiudiziali”

Il Decreto Riaperture è stato approvato ieri sera in Consiglio dei Ministri e atteso in Gazzetta Ufficiale entro il 25 aprile.
Non essendo un DPCM ma un Decreto Legge, il Decreto Riaperture necessita infatti di essere approvato anche al Quirinale.
Il nuovo Decreto Riaperture che entrerà in vigore dal 26 aprile 2021 e dovrebbe restare valido fino al 31 luglio a meno di revisioni conseguenti a miglioramenti della situazione.
Il nuovo Decreto Riaperture prevede tra le altre cose anche il Pass Verde e il Coprifuoco.
Il Pass Verde si chiama ufficialmente “Certificazione Verde” e verrà rilasciato a:
- chi ha concluso un intero ciclo di vaccinazione
- chi è guarito dal Covid-19
- chi ha ottenuto esito negativo da un tampone molecolare o antigenico
Chi rilascia il Pass Verde
Le persone che hanno concluso un intero ciclo di vaccinazione, riceveranno il Pass Verde dalla struttura sanitaria che ha eseguito la somministrazione del farmaco vaccinale.
Le persone che invece si sono ammalate di Covid-19 e poi guarite, riceveranno il Pass Verde dall’Ospedale dove sono stati ricoverati o in assenza di ricovero, dal medico di base o pediatra.
Sia per i vaccinati che per i guariti, il Pass Verde avrà validità sei mesi.
Il certificato fornisce il via libera allo spostamento verso altri territori diversi dalla propria regione in zona arancione o rossa.
Verrà rilasciato anche a chi avrà ottenuto esito negativo da un test molecolare o antigenico, dalla struttura sanitaria o farmacia che esegue il tampone.
In quest’ultimo caso, il Pass Verde avrà validità di 48 ore.
Il Decreto Riaperture prevede che in assenza del Pass Verde, “dal 1° maggio al 15 giugno 2021, nella zona gialla e, in ambito comunale, nella zona arancione, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno e nel limite di quattro persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minorenni sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone con disabilità o non autosufficienti conviventi. Lo spostamento non è consentito nei territori nei quali si applicano le misure stabilite per la zona rossa”.
Il pass resterà in vigore fino all’attivazione della piattaforma europea, nella quale saranno convogliati anche i certificati nazionali.
Le certificazioni rilasciate negli Stati membri dell’Unione Europea verranno riconosciute come equivalenti, così come quelle rilasciate in uno Stato terzo a seguito di una vaccinazione riconosciuta nell’Unione Europea.
Successivamente entrerà in vigore il DGC-Digital Green Certificate, valido in tutta Europa.

Coprifuoco
Nonostante la pressione dell’opposizione al Governo e dei Governatori delle Regioni, il premier Mario Draghi non ha cambiato idea sul coprifuoco, che era previsto già nella bozza del Decreto.
Il coprifuoco prevede il rientro presso la propria abitazione entro le 22:00 e verrà osservato almeno fino al 1° giugno.
Si spera però in un cambiamento della misura dopo il monitoraggio di maggio, a seguito del quale i governatori delle regioni ritorneranno alla carica per ottenere almeno lo slittamento di un’ora più in avanti se non proprio una delibera per l’abolizione.
Le altre misure del Decreto Riaperture
Zone gialle
Le zone gialle tornano ad essere sottoposte alle misure per esse previste e a quelle introdotte dal presente decreto.
Spostamenti
Dal 26 aprile 2021 sono consentiti gli spostamenti tra le Regioni diverse nelle zone bianca e gialla. Inoltre, alle persone munite della “certificazione verde”, sono consentiti gli spostamenti anche tra le Regioni e le Province autonome in zona arancione o zona rossa.
Dal 26 aprile al 15 giugno 2021, nella zona gialla, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata una volta al giorno, dalle 5 alle 22, a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno portare con sé i minorenni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.
Lo stesso spostamento, con uguali limiti orari e nel numero di persone, è consentito in zona arancione all’interno dello stesso comune. Non sono invece consentiti spostamenti verso altre abitazioni private abitate nella zona rossa.
Scuola e università
Dal 26 aprile e fino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021, è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia, della scuola dell’infanzia, della scuola primaria (elementari), della scuola secondaria di primo grado (medie), e, per almeno il 50 per cento degli studenti, della scuola secondaria di secondo grado (licei, istituti tecnici etc.).
Nella zona rossa, l’attività didattica in presenza è garantita fino a un massimo del 75 per cento degli studenti ed è sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Nelle zone gialla e arancione, l’attività in presenza è garantita ad almeno il 70 per cento degli studenti, fino al 100 per cento.
Dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività delle Università si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno.
Bar e ristoranti
Dal 26 aprile 2021, nella zona gialla sono consentite le attività dei servizi di ristorazione con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, a pranzo e a cena, nel rispetto dei limiti orari agli spostamenti in vigore. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati.
Spettacoli aperti al pubblico
Dal 26 aprile 2021, in zona gialla gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale. La capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 1.000 per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida vigenti. Restano sospesi gli spettacoli aperti al pubblico quando non è possibile assicurare il rispetto di tali condizioni. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.
Competizioni ed eventi sportivi
A decorrere dal 1° giugno 2021, in zona gialla, le disposizioni previste per gli spettacoli si applicano anche agli eventi e alle competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP), riguardanti gli sport individuali e di squadra, organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali. La capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 1.000 per impianti all’aperto e a 500 per impianti al chiuso. E’ possibile inoltre, anche prima del 1° giugno, autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida vigenti. Quando non è possibile assicurare il rispetto di tali condizioni, gli eventi e le competizioni sportivi si svolgono senza la presenza di pubblico.
Sport di squadra, piscine, palestre
Dal 26 aprile 2021, in zona gialla, nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Inoltre, dal 15 maggio 2021, sempre in zona gialla, sono consentite le attività delle piscine all’aperto e, dal 1° giugno, quelle delle palestre.
Fiere, convegni e congressi
Dal 15 giugno in zona gialla, è consentito lo svolgimento in presenza delle fiere. Dal 1° luglio 2021, dei convegni e dei congressi. E’ consentito, inoltre, svolgere, anche in data anteriore, attività preparatorie che non prevedono afflusso di pubblico. L’ingresso nel territorio nazionale per partecipare a fiere di cui al presente comma è comunque consentito, fermi restando gli obblighi previsti in relazione al territorio estero di provenienza.
Centri termali e parchi tematici e di divertimento
Dal 1° luglio 2021 sono consentite in zona gialla le attività dei centri termali e quelle dei parchi tematici e di divertimento.
Il Testo completo del Decreto Riaperture
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